Assunta Rossetti, Dolore Impotente, olio e acrilico su tela, 120x100, 2022
Ispirato all’opera digitale “Milva la rouge” di un amico che per ora vuole essere un autore anonimo. Vi è la ricerca della tridimensionalità mediante forme geometriche poste come vetri trasparenti che sottolineano i piani di profondità imitando scene teatrali. Sul piano più in profondità grandi occhi seri e inespressivi mostrano un dolore non ancora consumato; sotto l’occhio destro, infatti, il trucco si è sciolto, come se ci fosse una lacrima che scorre sulla guancia. Un secondo piano comprende il naso, la bocca, la guancia destra. In corrispondenza dell’occhio destro compare, sul piano trasparente una striscia rossa che rappresenta il dolore, tanto più intenso quanto più è celato. La bocca è inquadrata da un altro vetrino in cui si intravede, per chi vuol vedere, un corpo disteso, una tomba. Lo spazio bocca-naso suggerisce una nicchia con un’ombra che allude ai baffi di Hitler. A destra e sinistra ci sono fasce laterali, alcune trasparenti, altre opache, che sottolineano la geometria compositiva.
La figura del nudo maschile che ho aggiunto al posto del labbro superiore del soggetto è un omaggio a un grande cartone orizzontale che avevo visto in una mostra alla Fondazione Prada, realizzato da un artista di cui, purtroppo non ricordo il nome. Era una foto assai ingrandita in bianco e nero, posto in diagonale in una sale il cui spazio era interamente occupato. Ho scattato una foto con il cellulare poi, modificata al computer cambiando il colore da nero a rosso. La trasformazione cromatica ha reso il corpo più drammatico e stupendo. Forse un cadavere vero. Nel mio dipinto ho inserito l’immagine in modo che risultasse mimetizzata, da essere vista in modo più intimo e personale.
